In occasione degli 80 anni dalle leggi razziali in Italia, parliamo di decreto Salvini, immigrazione e accoglienza con tre esperti del settore e una colonna sonora d’eccezione targata Forelock & Arawak, Wicked Dub Division, Flag Smith, Alpha Steppa e tanti altri. 

Riascolta la 7° puntata della XII stagione di R&D Vibes su decreto Salvini, immigrazione e accoglienza insieme a Jahnka, Natty Mill e Somi andata in onda il 24 novembre sulle frequenze webradiofoniche  digitali di Radiosonar.

Dopo esserci occupati di TAP, questa settimana è il turno del decreto Salvini e della sua “Fabbrica dell’Odio“, ovvero quel meccanismo politico, giuridico e culturale che alimenta la guerra tra poveri distraendo dallo smantellamento progressivo dei diritti sociali e addossando la colpa della crisi su altri capri espiatori, come ad esempio i migranti.
Anche stavolta cercheremo di rispondere in maniera non convenzionale ad alcune delle domande più frequenti che spesso vengono mistificate dalla narrazione tossica dei media sull’immigrazione e in particolare:

  • qual è l’iter burocratico a cui un migrante viene sottoposto quando mette piede in Italia?
  • Quali saranno le conseguenze del decreto sulle attività dei centri di accoglienza?
  • Dove vanno a finire i famosi 35 euro al giorno che lo stato mette a disposizione per la sussistenza di ciascun migrante?

A chiarirci le idee saranno gli ospiti del salottino di R&D Vibes, tre amici che hanno voluto condividere con noi e con gli ascoltatori la loro esperienza nel campo della cooperazione internazionale, dell’accoglienza e della mediazione interculturale: Giancarlo Jahnka, Somi e Davide Natty Mill outta I-Militant Sound System e Dubrising. Il tutto a 80 anni di distanza dall’orrore delle leggi razziali imposte dal regime fascista in Italia.

Per facilitare l’ascolto di questa puntata in cui si trattano temi di estrema attualità politica, cercheremo in questa sede di districarci tra i dedali delle sigle e degli acronimi che fanno parte del lessico dell’accoglienza. Ad esempio, che differenza c’è tra un profugo e un rifugiato? Proviamo a dare delle definizioni.

MIGRANTE o IMMIGRATO: una persona che si sposta volontariamente dal proprio paese allo scopo di migliorare le proprie condizioni materiali e sociali, nel presente come nel futuro. Un migrante può quindi far ritorno quando vuole nel proprio paese d’origine, senza nessun rischio per la sua incolumità. Ecco perché spesso è identificato come “migrante economico”.
Si considera regolare quando è in possesso di un permesso di soggiorno, mentre è irregolare se ne è sprovvisto (perché scaduto o non appropriato rispetto ai motivi ufficiali della presenza.

CLANDESTINO: è un immigrato irregolare che è entrato in un paese di nascosto e senza documenti e pertanto vi soggiorna illegalmente. Secondo questa logica, dunque, chi sbarca tramite operazioni di soccorso in mare non potrebbe essere definito clandestino, al contrario invece di chi, pur avendo ricevuto un ordine di espulsione, rimane in maniera occulta nel paese.

PROFUGO: è un migrante che ha lasciato il proprio paese a causa di guerre, invasioni, carestie o calamità naturali ma non è nelle condizioni di chiedere protezione internazionale.

RIFUGIATO: è sì un profugo, ma con uno status giuridico ben preciso che è appunto quello di “rifugiato”, ovvero una persona che non può tornare nel proprio paese poiché in ragionevole pericolo di vita a causa di persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche (Convenzione di Ginevra, 1951) e pertanto ha diritto alla protezione da parte di un’altra nazione.
Esiste un altro status all’interno della definizione di rifugiato che è quello della “protezione sussidiaria” per chi si ritiene che rischi di subire trattamenti inumani o degradanti (condanna a morte, tortura, ecc.) in caso di rimpatrio.

RICHIEDENTE ASILO: lo status di rifugiato, però, non è immediato e richiede il compimento di una trafila burocratica e, dunque, delle tempistiche, durante le quali quella persona assume lo status provvisorio di “richiedente asilo” e di essere eventualmente inserito in strutture di accoglienza se ne fa richiesta.
Una Commissione Territoriale deciderà se:
– riconoscergli uno dei due status di protezione internazionale di cui sopra;
delegare al Questore la decisione di accordare un permesso di soggiorno per “motivi umanitari”;
– diniegare la richiesta per insussitenza di motivi fondati.
Il richiedente asilo diniegato ha diritto di fare ricorso e di continuare la permanenza regolare nel paese con lo status di “richiedente asilo ricorrente“; nel caso in cui non abbia fatto ricorso o lo abbia perso, riceverà un ordine di espulsione dal paese.

BENEFICIARIO: è il richiedente asilo o il rifugiato che riceve protezione e assistenza umanitaria dal punto di vista medico, psicologico e sociale in delle strutture preposte.

A un certo punto della puntata Somi afferma che “quando sono arrivato io, diciotto anni fa, non c’era un CAS“. Cogliamo dunque l’occasione per spiegare che non si tratta di un’imprecazione in milanese ma di una delle tante sigle che identificano i centri di accoglienza. Vediamone qualcuna:

HOTSPOT: sono centri governativi situati nei principali punti dove avvengono sbarchi o ingressi irregolari. In questi luoghi si svolgono le operazioni di soccorso, di prima assistenza sanitaria, di pre-identificazione e differenziazione tra migranti economici, profughi e persone con diritto a fare richiesta di asilo.

CARA: sono centri governativi di prima accoglienza in cui il migrante dovrebbe restare per il tempo sufficiente all’identificazione del suo status, prima dello smistamento in strutture di seconda accoglienza. Solitamente i CARA sono strutture che ospitano un ingente numero di persone, nell’ordine delle centinaia.

CAS: acronimo di centro di accoglienza straordinaria, ovvero strutture abitative (case, alberghi, ecc.) gestiti da privati che, selezionati dalla Prefettura, ospitano temporaneamente i richiedenti asilo senza dover necessariamente garantire loro dei percorsi di inserimento nella società civile come nello SPRAR.

SPRAR: acronimo di sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, un sistema di seconda accoglienza composto da una rete di enti locali (come i Comuni) che realizzano progetti di accoglienza integrata. Il sistema non si limita a un’accoglienza meramente assistenziale ma ha lo scopo di integrare le persone nel territorio attraverso lo sviluppo di percorsi personalizzati volti, ad esempio, all’apprendimento della lingua e all’inserimento nel mondo del lavoro.

CPR: acronimo di centro di permanenza e rimpatrio (ex CIE), ovvero strutture di tipo detentivo dove i migranti vengono trattenuti, spesso in condizioni estreme, in attesa del rimpatrio.

red vibes the hate factory decreto salvini sprar immigrazione copywriting comunicazione

PLAYLIST

Theme tuneLINEA DI MASSA_LDM Sound SystemReasoning (unreleased)

01 – Foshan Roots – Root Fyah Dub    (new release)              

02 – I-mitri – Jah Bless We

03 – I-mitri – Jah Bless We Instrumental

04 – Alpha Steppa feat. Kiangana – Motherland

05 – Alpha Steppa – Wicked Spirits Are Gone

06 – WDD & Michela Grena meets North East Ska Jazz Orchestra – Mama (Filomuzik RMX) (new release)

07 – WDD & Michela Grena meets North East Ska Jazz Orchestra – Dub extracut (PacoTen RMX) (new release)                                       

08 – Forelock & Arawak – To The Foundation            (new release)

09 – Forelock & Arawak – The Prophet Rides Again   (new release)

10 – Peppery – Thankful          (prerelease)

11 – Flag Smith – Natty Red

12 – Mr Pants – Operator

13 – Blemo Crichton – Dub Mix

14 – Ojah feat. Liam Partial – Forward             (new release)

15 – Majek Fashek – Promised Land


Cerchi le altre puntate della XXII stagione di R&D Vibes?

red vibes on radiosonar XII stagione comunicazione radio1. Drums of Brixton (storia dello UK Roots – live dal Castello di Corigliano d’Otranto)
2. Climbing Reggae (con Alessandro “Aleduro” Serafini – Sud Est Climb)
3. Rusty Trombone (con Max Nocco e l’intervista a Junior V)
4. Hollie Club (con Cesare Liaci – Cool Club – e l’intervista a Hollie Cook)
5. Sliding Doors (con Mino Degli Atti – Manifatture Knos e Krill Academy)
6. Piove, Governo Ladro (con Treble Lu Professore e Gianluca Maggiore – Movimento NoTap)

Fonti: ilpost.it, internazionale.it, openpolis.it
Foto credits: Cosimo Quarta