Marcello Coleman è un artista che sarebbe riduttivo definire “solo” reggae. La sua voce blues e il suo background musicale vastissimo gli hanno consentito di fare una carriera tutt’ora luminosissima sempre a cavallo tra mainstream e underground.

Classe ’64 nato a Napoli da padre americano e madre italiana – anzi napoletana, come specifica amorevolmente lui – inizia sin dall’adolescenza ad avvicinarsi al mondo della musica svariando dal garage allo ska, fino alle prime collaborazioni con la storica band partenopea dei Bisca.
Il principio della sua biografia ufficiale si può datare però nel 1985, quando a soli ventuno anni viene notato nientemeno che da Tullio De Piscopo che, all’apice della sua carriera, lo volle prima nel disco Passaggio da Oriente e poi per ben 10 anni in tour insieme a lui su centinaia di prestigiosi palcoscenici nazionali ed internazionali. 

marcello coleman biografia penna verdeDal 1995 al 1997 partecipa al tour di un altro mostro sacro della musica underground napoletana come Tony Esposito. Contemporaneamente registra con la sua band un primo EP intitolato Rena Nera in cui tutto il retroterra musicale partenopeo acquisito in quegli anni si fonde con la sa anima roots rock reggae. Un successo di pubblico e critica che gli aprì le porte di molte kermesse nazionali fin quando, nel 1998, fu scritturato da un altro totem della canzone napoletana come Renzo Arbore, che lo volle come autore e cantante per il disco Sud.

marcello coleman bio biografiaIl 2005 è l’anno del suo primo lavoro da solista dal titolo Naif, in cui la varietà di influenze musicali che lo hanno contaminato negli anni si traducono in 12 brani molto black interpretati in inglese, italiano e napoletano. Il vero sfogo reggae, però, si ha nel 2008 grazie all’incontro con il dj Carlo Rossi e il fonico dubmaster Diego Strano. Insieme a loro produce Alternegro: Jah Bless Us All, un album marcello coleman james seneseinteramente in levare in cui il gioco di parole tra alter-ego e negro restituisce in musica tutti i turbamenti e le contraddizioni che Marcello Coleman si era fin lì tenuto dentro. Un disco intenso, molto profondo che non passa di certo inosservato, tant’è che un anno dopo, nel 2009, gli Almamegretta lo vogliono nel loro gruppo per la registrazione dell’album Dubfellas vol.2. Resterà la voce della formazione trip-hop campana per quattro anni e nel 2013 decide di intraprendere un percorso da solista culminato con la partecipazione al Festival di Sanremo in qualità di ospite proprio degli amici Almamegretta: insieme a Clementino e a James Senese, si esibiscono in una rivisitazione in levare del Ragazzo della Via Gluk di Adriano Celentano.

marcello coleman biografia comunicazione copywritingNel 2015 pubblica il suo quarto album VoodooVibes, un concentrato di reggae, dub e blues mentre nel 2017 è il turno di Pòmmch, su etichetta MrFew. Qui Marcello Coleman dà vita a un personaggio di fantasia “Pommecenell” (un Pulcinella di pietra pomice) attraverso i cui occhi, tra tammurriate e ritmi jamaicani, ci porta all’interno del suo mondo: dalle origini afroamericane fino alla fratellanza universale passando dalla “solitudine dei social”, concetto che rimarcherà anche nel suo primo singolo del 2018, Social è nu loop. La sua più recente produzione, dunque, risale ad ottobre 2018: si tratta di un nuovo progetto chiamato DOZ – acronimo di Dreaming of Zion – in collaborazione con i tre giovani talenti Trame Basse, N8 e Lio, il cui primo omonimo singolo è entrato anche nella chart delle migliori produzioni di reggae italiano del 2018 stilata dalla redazione di R&D Vibes.

Non solo reggae, dunque, ma anche jazz, rock, funk, hip-hop, blues ma soprattutto tanta energia e positività nella musica di Marcello Coleman, che avremo la fortuna di ospitare a Lecce giovedì 3 gennaio al Crocevia in una serata organizzata dal programma radiofonico R&D VibesUn appuntamento assolutamente da non perdere.

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Foto Credits: www.marcellocoleman.com