Dopo il 2015 il reggae mainstream in Italia è sul viale del tramonto, ma viene ancora strizzato come uno straccio vecchio per stillarne le ultime gocce di successo.

Dal 2015 in poi, il reggae è stato ormai definitivamente spremuto dal mainstream italiano, tanto da trovare tunes spacciate come “conscious” per sdoganare, invece, l’ennesimo tormentone estivo. Così, dopo contaminazioni improbabili e big del pop, oggi troviamo l’essenza conscious di questa musica svuotata e messa ad uso e consumo delle leggi del marketing. Abbiamo forse raschiato il fondo del barile?

spaghetti reggae radio storytelling J Ax Fedez

Ben ritrovati amici ed amiche di Spaghetti Reggae. Il nostro storytelling radiofonico sul reggae mainstream italiano è arrivato al 2016, superando l’apice del successo commerciale e via via una serie di tentativi di riciclaggio, tra contaminazioni improbabili e superstar del pop che si avventurano nei ritmi in levare. Dopo il passaggio di moda, dunque, il reggae ha continuato ad essere rivoltato come un calzino e strizzato come uno straccio vecchio per provare a far uscire le ultime gocce di successo e lo Spaghetti Reggae di oggi tocca forse il punto più basso di questo processo. Dopo tre stagioni, infatti, ci siamo concessi di tutto, persino le parodie, ma il falso moralismo in chiave ironica quello ancora ci mancava. Molti artisti, infatti, cominciano ad appropiarsi dell’essenza conscious del reggae, quella del messaggio sociale e in qualche modo anche politico, per svuotarlo e criticare ipocritamente la società dei consumi della quale però sono loro stessi gli emblemi, cavalcando l’ondata del “vaffa” nazionale perché questo consigliava di fare il marketing. Un circolo vizioso ben rappresentato dallo Spaghetti Reggae di oggi che già nel titolo nasconde il suo sarcasmo semantico, scandito da una serie di situazioni-tipo dell’era internettiana, in cui ogni cosa comincia ad esistere solo quando viene mostrata sui social network.
spaghetti reggae radio storytelling J Ax Fedez Una canzone, dunque, che fa solo finta di mettere alla berlina coloro che abusano dello smartphone perché “quello che viviamo, ogni ricordo, è più importante condividerlo che viverlo”.Così come è finta la satira contro Salvini e i politici mediaticizzati, anche nel doppio senso di indicati col dito medio nel frangente del video che li riguarda, funzionale solo a scatenare qualche polemica per raccattare ancora più visibilità.
A livello musicale il brano ha tutto per diventare quello che poi è diventato: una hit estiva capace di sbriciolare record su record di visualizzazioni, ascolti e vendite, da YouTube a Spotify. Vale a dire: strofe in finto andamento reggae, qualche scopiazzamento dalla moda del momento stile Major Lazer e un ritornello che piazza termini come “estate” e “mare” giusto per essere più appetibile per le radio. Sullo sfondo, ma nemmeno troppo, il prodotto da pubblicizzare, ovvero un famoso cornetto gelato: un product placement spudorato che non lascia nulla all’immaginazione e che ci restituisce in un sol colpo le vere finalità di questa canzone. E se ancora non foste convinti, vi basti sapere che sebbene il verso ad essere stato maggiormente criticato sia stato “E ancora un’altra estate arriverà e compreremo un altro esame all’università”, la vera prova della totale ipocrisia di questo pezzo sta nella prima strofa che recita così: “Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vouitton ed un collare con più glitter di una giacca di Elton John”. spaghetti reggae radio storytelling J Ax Fedez Un’apparente disprezzo verso il consumismo e lo stile di vita della celebre fashion blogger di Cremona, salvo poi portarsela all’altare qualche tempo dopo e farci un figlio (con tanto di account Instagram ufficiale anche lui). Questo è il mondo di totale incoerenza in cui ci porta il tormentone dell’estate 2016, primo estratto dal primo album della strana coppia intitolato Comunisti col Rolex: in copertina un pugno chiuso alzato in alto con un bell’orologio d’oro con la falce e il martello al centro. Anche stavolta quella che può sembrare una critica, in realtà è una finta autocritica che sa di legittimazione: i “comunisti col Rolex”, infatti, sono proprio gli artisti in questione che di questo nuovo status ne fanno un vanto. Difficile aggiungere altro allo Spaghetti Reggae di oggi se non la domanda: sarà questo il vero fondo del barile di questa rubrica? A voi l’ardua sentenza dopo aver ascoltato J-Ax e Fedez con Vorrei Ma Non Posto.

Nella seconda parte di Spaghetti Reggae facciamo un ennesimo flashback e torniamo indietro di un anno nel 2015, quando usciva il singolo in questione che anticipava il doppio LP Il Bello Di Esser Brutti, rilasciato in vinile due anni dopo dall’etichetta RCA per una cifra intorno ai 25€. Siamo sempre nell’ambito dei tormentoni estivi, questa volta replicando una formula magica che aveva portato al successo il medesimo artista circa 20 anni prima con Ohi Maria, il brano che state ascoltando in sottofondo dedicato alla legalizzazione della marijuana. spaghetti reggae radio storytelling J Ax Fedez Un’allegra filastrocca tutta giocata sui doppi sensi che un po’ tutti i ragazzi della mia generazione conoscono a memoria. La rivisitazione in chiave Spaghetti Reggae del 2015, invece, non è venuta altrettanto bene, nonostante le solite decine di milioni di visualizzazioni che lo innalzeranno a successo nazionalpopolare. Non mi soffermo più di tanto sul testo, anche in questo caso finta critica dell’esistente salvo poi tuffarvicisi dentro con tutte le scarpe, se non per segnalare un caso di autocensura. Nella fattispecie, il testo originale include anche Guardia di Finanza e Interpol tra gli enti che conoscono il “vizio” del cantante che, subito dopo, muove una sottesa critica al sistema giudiziario italiano,sostenendo che gli enti di polizia o chi per loro sanno che lui ha l’avvocato di Andreotti e Amanda Knox, e quindi si guardano bene dall’accusarlo. La strofa conclude facendo notare che, sebbene si dica che la cannabis sia responsabile di problemi cerebrali, ciò non toglie che lui, pur fumando erba, sia riuscito ad avere «tre partite Iva, casa, barca, moto, Porsche».
Anche nella versione radiofonica e per video troviamo il tema della Porsche e dell’avvocato influente con la specifica che una persona drogata è anche e soprattuttoquella che resta in fila per tanto tempo in attesa di acquistare il nuovo prodotto tecnologico del momento, in questo caso l’iWatch, di cui però lui fa ampio uso a cominciare dal video, dove a un impacciato Cile viene probabilmente chiesto di “fare mosse da rapper” con dei risultati quantomeno risibili. Insomma, un altro inno alla marijuana che non sposta più di tanto l’opinione pubblica anzi, sembra essere ad uso e consumo dei privilegiati che possono permettersi l’avvocato di Andreotti e Amanda Knox. Per tutti gli altri, forse, c’è la cannabis light che proprio l’artista in questione ha messo in commercio sfruttando il titolo della canzone e vincendo anche il premio “Cartina d’Oro 2019”. Ovviamente stiamo parlando di Alessandro Aleotti, in arte J-Ax, che insieme al Cile ci canta Maria Salvador.

Nella prossima puntata di Spaghetti Reggae vi porto a Piacenza per scoprire la vena reggae della Amy Winehouse italiana. Appuntamento sempre su Radio Città Aperta venerdì 28 giugno dalle 10.30 all’interno di Militant Dub Area.

Riascolta le puntate dello storytelling Spaghetti Reggae:
Spaghetti reggae radio Italia storytelling0) Stagioni 2017 (1966-1980) e 2018 (1980-1997), 2019 (1996-2015)

1) Gerardina Trovato e Daniele Silvestri (1996)
2) Subsonica (1997)
3) Giuliano Palma e i Bluebeaters (1999/2000)
4) Africa Unite e Reggae National Tickets (2000)
5) Federico Stragà e Krikka Reggae (2000/2001)
6) Bandabardò e Alberto Camerini (2001)
7) Radici Nel Cemento e Brusco (2001/2002)
8) Ivano Fossati (2003)
9) Dj Francesco e Luca Dirisio (2003/2004)
10) Negrita e Roy Paci & Aretuska (2005)
11) Sud Sound System (2005/2010)
12) Treble, Dani Silk e Jovine (2007/2005)
13) Après La Classe (2010/2003)
14) Fabrizio Moro e Giobbe Covatta (2010)
15) Caparezza (2011/2003)
16) Otto Ohm (2011/2000)
17) Anansi e Club Dogo (2011/2012)
18) Franco Califano, Simone Cristicchi e Boom Boom Vibration (2012/2009)
19) Max Gazzè e Frankie Hi-Nrg (2013-2014)
20) Ridillo e Rocco Hunt (2015)
21) Calcutta e Enzo Savastano (2015)
22) Ligabue, Mina e Celentano (2016)

Progetto grafico: Alberto De Leo
Tappeto sonoro: Fabri Fibra – Fenomeno (2017); Articolo 31 – Ohi Maria (1994).
Fonti:  AllMusicItalia.it, BlogDiMusica.it, Chiaranoica.it, DiscoGs.com, ErbaDelConte.it, IlGiorno.it, Music.Fanpage.it, Newsly.it, OndeCritiche.it, PianetaNotizie.it, Repubblica.it, Rockol.it, RollingStone.it, SignificatoCanzoni.it, UnaMusicaPuoDire.it, Wikipedia, ZioMuro.it.