La media voto dei calciatori del Lecce in base alle Pagelle della stampa nazionale e locale.
Per i giornali Liverani su tutti, poi Mancosu e Falco. Solo Lapadula sotto il 6, Rispoli, Rossettini e Tachtsidis da rivedere.

Primi tre punti stagionali per il Lecce (6,42) che sbanca Torino grazie a Farias e Mancosu dopo una grande prestazione collettiva e un finale thrilling al VAR.

torino lecce 1-2 pagelle belotti lucioni

Serie A, ti presento il Lecce
Troppo brutto per essere vero. Non poteva essere quello visto all’opera contro Inter e Verona il Lecce che Liverani (7,11) sta mettendo a punto per il campionato di Serie A. Troppo timido e riverente a Milano, troppo scarico ed emozionato contro i veneti, all’Olimpico-Grande Torino si è finalmente vista l’idea di squadra che ha dichiarato all’Italia calcistica intera la propria “missione impossibile”: salvarsi attraverso un gioco propositivo. E dire che quella contro i granata era tutt’altro che la partita ideale per il rilancio, con gli uomini di Mazzarri a punteggio pieno proiettati verso la testa della classifica e il Lecce ancora a zero punti e zero gol pronto, per l’ennesima volta (e chissà quante altre ancora) a fare da vittima sacrificale secondo i pronostici.

torino lecce 1-2 pagelle coppola liverani

3-5-2, (stavolta) non ti temo
A Liverani va dato merito di aver insistito su questo azzardo presentando una formazione tecnica ma arcigna, con Tabanelli (6,05) a sorpresa titolare che sarà autore di una gara maiuscola, al di là del presunto fallo da rigore su Zaza. Uno dei problemi riscontrati nelle prime due giornate, infatti, era stato quello di affrontare il 3-5-2 di Inter e Verona con il tradizionale 4-3-1-2, con gli avversari a imperversare sulle fasce e i giallorossi a inseguire il pallone. Il mister capitolino ha resistito alla tentazione di coprirsi mettendosi a specchio e, anzi, ha rilanciato: 4-3-3 con Falco e Farias altissimi a tenere bassi gli esterni granata e la conseguente possibilità di affrontarsi a centrocampo in parità numerica, tre contro tre. Nei primi dieci minuti il Lecce sembra quello intravisto a San Siro: organizzato ma poco incisivo, comunque diligente e gradevole da guardare.
torino lecce 1-2 tachtsidis berenguer pagelleQuando il Toro vien fuori, però, il divario tecnico pare ancora incolmabile, complice qualche svarione difensivo di troppo, come Tachtsidis (6,07) che si fa sfilare ancora l’uomo alle spalle come sul gol del Verona (Berenguer non ci arriva di un soffio sulla genialata di Belotti) o i fuorigioco sbagliati ingenuamente da Rispoli (6,02) e Rossettini (6,05). La sofferenza salentina sta tutta nelle ammonizioni precoci dei due centrali difensivi Lucioni (6,25) e Rossettini, dopo le quali l’inerzia della partita va a mettersi tutta dalla parte dei padroni di casa. E invece, proprio nel momento in cui poteva arrivare la mazzata, il Lecce tira fuori quel bagaglio di caratteristiche indispensabili per competere in Serie A: personalità, coraggio, tecnica e un pizzico di sfrontatezza. torino lecce 1-2 pagelle gol farias lapadulaTachtsidis si riscatta dell’errore precedente rubando un pallone preziosissimo sulla trequarti destra che Falco scodella in maniera pregevole per il sovrapponente Majer (6,6). Lo sloveno, che fino a lì non era apparso particolarmente a suo agio nel ruolo di mastino di qualità, si inventa un numero d’alta scuola per liberare ancora Falco, il quale salta Meitè e scarica il sinistro su Sirigu. La respinta del portiere è centrale e in queste situazioni la spunta chi ha più fame: Farias (6,65) ne ha evidentemente molta di più di Djidji e Meitè e si avventa sul pallone con tutta la foga che ha per regalare ai tifosi del Lecce quell’esultanza attesa da un mese.

Sempre in partita con carattere
Nel secondo tempo ovviamente il Toro carica a testa bassa, ma la circolazione è lenta e sterile. Eppure tanto basta per creare i presupposti per il pareggio. Belotti protesta per un gol annullato: il fuorigioco è si inesistente, ma sul retropassaggio di Majer c’è fallo di Zaza sullo sloveno.
torino lecce 1-2 pagelle rigore tabanelliEd è lo stesso Zaza a inventarsi letteralmente il rigore dell’1-1, tendendo a Tabanelli il classico trappolone di esperienza con la complicità di Bonifazi. Sembra essere il momento della riscossa per i piemontesi, invece il Lecce dà un’altra prova di maturità e, come nel primo tempo, nel momento di massima difficoltà tira fuori il carattere per restare in partita, infastidire gli avversari col pressing e ogni tanto punzecchiarli. Liverani azzecca il doppio cambio Mancosu (6,95) Babacar (6,4) e il Lecce sfrutta i varchi lasciati dai torinesi sbilanciati alla ricerca del vantaggio.
torino lecce 1-2 pagelle gol mancosu babacarIl capitano timbra il sigillo che vale i tre punti ancora una volta dimostrando più fame di Bonifazi dopo una imperfetta respinta di Sirigu su tiro di Calderoni (6,6). Il senegalese entra e non solo si prende tutte le palle sui rinvii facendo salire la squadra, ma si esibisce in dribbling e tiri pericolosi che lasciano intravedere ottimi presupposti per questa sua avventura nel Salento.
torino lecce 1-2 pagelle babacartorino lecce 1-2 pagelle var arbitroNel finale è ancora una volta un rigore cercato con esperienza (questa volta da Belotti su Rispoli, sugli sviluppi di un calcio d’angolo che forse non si sarebbe nemmeno dovuto battere per limiti di tempo, come successo al Lecce nella prima frazione) a rischiare di far svanire il sogno giallorosso, ma dopo interminabili minuti di VAR l’arbitro decide che il Gallo ci mette troppo del suo e non concede il penalty. I 1200 del settore ospiti dell’Olimpico-Grande Torino possono così sfogare la loro gioia e con loro tutti i tifosi da casa che tra recupero infinito, VAR e buffering degli streaming vari, rischiavano di fare la mezzanotte.

Un Lecce bello e migliorabile
Uno dei temi della scorsa partita era “pressing alto e gioco a due tocchi cercasi”. A questo aggiungiamo anche una condizione atletica apparsa davvero deficitaria, che aveva rischiato di minare tutte le certezze dei ragazzi di Liverani. Col Torino si sono invece riviste tutte e tre queste componenti, con un agonismo eccellente che ha portato le maglie giallorosse a correre fino all’ultimo secondo di gara senza rinunciare mai al proprio gioco, anche nei momenti di sofferenza. Per proporre palla al piede, si diceva, la palla in Serie A bisogna prima recuperarla e la strada verso questo difficile equilibrio sembra essere stata intrapresa.
torino lecce 1-2 pagelle settore ospiti
Al sensibile miglioramento nel possesso (58% a 42% per i granata, contro l’impietoso 65%-35% dell’Inter alla prima), il dato fondamentale da registrare sono i ben 102 palloni recuperati dai leccesi (contro i 62 dei granata), frutto di un atteggiamento aggressivo e volenteroso che è quello che sempre si vorrebbe vedere, specialmente da una neopromossa.
torino lecce 1-2 pagelle falcoMessa (forse) in soffitta la complicata ripartenza a due dall’area piccola sulla rimessa dal fondo, il Lecce si è ritrovato sia nelle giocate con la palla (complice un Falco su livelli mostruosi, chiamato ora alla continuità: 6,95, con Mancosu il migliore in campo per la stampa) sia nei movimenti senza palla, cancellando quell’effetto “Longobarda” che aveva terrorizzato l’ambiente dopo le prime due giornate, ma palesando anche degli importanti margini di miglioramento. Questa squadra, insomma, può addirittura crescere. Anzitutto nella solidità difensiva, dove errori banali (vedi fuorigioco e ammonizioni di cui sopra) rischiano di compromettere il duro lavoro settimanale. Ottima anche la prestazione sul piano della personalità, sebbene sussistono ancora situazioni, specialmente sulle fasce, in cui occorre più coraggio nel prendere l’uno contro uno, perché in Serie A l’uomo va saltato. Infine il ritmo. Detto della condizione atletica in crescita, Liverani non rinuncia mai alla fisicità unita alla grande visione di gioco di Tachtsidis. Se pressato forte, però, il greco va un po’ in affanno e in fase di non possesso è ancora troppo statico, mandando spesso in difficoltà i due centrali difensivi, anche loro non proprio due fulmini di guerra in quanto a velocità. Non è da escludere, dunque, la possibilità di rivedere il dinamismo e le geometrie di Petriccione in futuro dall’inizio, con Tachtsidis arma letale nella ripresa quando i ritmi, appunto, si abbassano e aumentano le opportunità di far valere la sua balistica straordinaria e le sue doti di organizzatore di gioco.
torino lecce 1-2 pagelle definitive serie A Liverani
Un Lecce ancora tutto da scoprire a partire dalla prossima col Napoli, dunque, ma che riparte ringalluzzito da una vittoria che vale molto di più dei tre punti in classifica: la squadra c’è e può dire la sua. La palla adesso scotta molto meno. La Serie A dei giallorossi comincia adesso.

Torino Lecce 1-2 pagelle definitive Liverani serie A 2019-20

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Foto credits: Giuseppe Rizzelli