La media voto dei calciatori del Lecce in base alle Pagelle della stampa nazionale e locale.
Hjulmand fa saltare il piano partita,
Falcone evita l’imbarcata.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale tifosi trasferta

4500 cuori giallorossi battono all’Olimpico: alla faccia di chi vorrebbe questa piazza in categorie inferiori.


Nonostante ancora una volta arbitro e VAR provino a prendersi la scena,
proviamo ad analizzare Roma-Lecce (5,87) anche al di là degli episodi

Clicca qui per guardare la sintesi video con gli highlights di Roma-Lecce 2-1

 

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale marcature corner

Le marcature del Lecce sui pericolosi corner della Roma sembrano ben studiate, a parte Zaniolo.

Errori di gioventù
Serate come quella dell’Olimpico lasciano in eredità così tante riflessioni che è complicato metterle in fila tutte senza andarsene per la tangente.
Una partita solo apparentemente senza una logica, da più parti 
derubricata come sconfitta immeritata del Lecce per colpa delle decisioni arbitrali.
A sottintendere, insomma, che l’espulsione di Hjulmand dopo soli 20 minuti ne abbia deciso le sorti a sfavore dei salentini.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Askildsen Smalling

Sul contro-corner, però, saltano tutte: in particolare, Askildsen non segue Smalling.

Premesso che non esiste controprova di “come sarebbe andata se”, l’unica possibilità di analisi oggettiva che abbiamo è quella di smontare questa gara e osservarla a pezzi. Cominciando dai primi venti minuti in parità numerica: cosa ha fatto il Lecce per non meritarsi la sconfitta? Non occorre scomodare chissà quale onestà intellettuale per rispondere: niente.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Smalling Gendrey gol

Per Smalling è un gioco da ragazzi saltare in testa a Gendrey, che gli concede 15 cm.


Pur sapendo di trovarsi di fronte una Roma desiderosa di rivalsa dopo la sconfitta in Coppa col Betis, i salentini l’affrontano con fare dimesso, quasi da sparring partner, commettendo lo stesso errore di approccio fatto con l’Inter.
La Roma dal canto suo prende subito in mano il pallino del gioco come forse mai aveva fatto nel corso di questa stagione, sfoderando dopo cinque minuti il suo cavallo di battaglia: i calci da fermo.
A contrastare il trenino amaranto-oro sul corner di Pellegrini ci sono Hjulmand su Mancini e Pezzella (5,5) su Ibanez (che poi si scambiano dopo il blocco di quest’ultimo), Umtiti su Belotti, Ceesay (5,65) su Cristante, Askildsen su Smalling e Zaniolo (chissà perché) lasciato solo da Baschirotto (6) che va a fare densità in mezzo. Zaniolo a parte, tutte marcature sicuramente studiate per far fronte alla dirompente fisicità dei capitolini in questi frangenti.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Smalling alto

Sempre da angolo, Smalling prova a risolvere in mischia ma manda alto.

 

Quando Ceesay la mette fuori, Strefezza dà l’impressione di potersi impossessare del pallone e dare avvio a un contropiede, ma Vina e Dybala lo disinnescano riaprendo sulla destra per Pellegrini.
I saltatori romanisti sono ancora tutti lì mentre i leccesi sono costretti a inchiodare la ridisposizione in uscita e fare dietro front. Così facendo però non vanno a ricostituire gli accoppiamenti del corner, con Baschirotto che guarda Mancini ma poi lo molla decidendo di andare su Belotti.
Ma soprattutto con Askildsen (5,65) che prima segue il movimento del suo uomo Smalling, salvo poi abbandonarlo alle cure di Gendrey (5,45): l’inglese, alto 1 metro e 94, passa così da un avversario di 1,90 a uno di 1,79.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Pellegrini tacco Cristante

La Roma prova ad andare sul velluto: qui Pellegrini smarca col tacco Cristante.


E qui, tornando all’apparente illogicità iniziale, la logica degli avvenimenti invece comincia a vedersi benissimo. Non ci si poteva aspettare nulla di diverso, infatti, da quello che si è visto: Smalling che usa Gendrey come si fa con la cavallina nell’ora di educazione fisica alle elementari, appoggiandosi sulle sue spalle e saltandogli in testa. Con una superiorità talmente evidente che quasi ci si vergogna a chiedere il fallo, a testimonianza ulteriore dell’approccio dimesso di cui sopra.
Il Lecce, dunque, chiude la porta sul corner lasciando però spalancate le finestre sugli sviluppi dello stesso corner, con un errore che si può serenamente definire peccato di gioventù, in una categoria in cui i ragazzotti di Baroni hanno giustamente ancora molto da imparare.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Pellegrini fuor

Sul passaggio di ritorno, il capitano romanista tira fuori, così come farà poco dopo ma alto sopra la traversa.

 

Storditi e impallinati dal continuo alternarsi tra aperture esterne e verticalizzazioni centrali degli uomini di Mourinho, i giallorossi rischiano di capitolare almeno altre due volte prima dell’episodio chiave che ridisegna la partita. Per questo possiamo affermare che si, perché no, il Lecce avrebbe potuto avere una delle sue classiche reazioni di carattere per colpire e affondare una squadra emotiva per DNA come la Roma. Così come non possiamo negare che fin lì il match sembrava una passerella per il pronto riscatto dei capitolini, di quelli che finiscono molto a poco e con marcatori improbabili o bisognosi di sbloccarsi chissà da quanto tempo.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Hjulmand Belotti VAR 1

Rosso a Hjulmand: vigoria sproporzionata di Hjulmand che tiene la gamba alta o…

 

Incompatibilità territoriale
Poi, sull’ennesima verticalizzazione, Hjulmand (5: peggiore in campo per la stampa) e Belotti si allungano in scivolata sullo stesso pallone stoppato male dal Gallo. Ci arrivano praticamente in contemporanea, la sfera schizza via ma i tacchetti di Hjulmand finiscono sulla tibia di Belotti che rimane a terra.
Un fallo da ammonizione che l’arbitro non ravvisa, ma viene richiamato dal VAR: cosa che può accadere solo in caso di sospetto intervento da rosso. E in particolare due eventualità: una condotta violenta in assenza di contesa del pallone, quindi da escludere. E un “grave fallo di gioco, nel caso in cui un giocatore utilizzi vigoria sproporzionata in un’entrata su un avversario per la contesa del pallone“.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Hjulmand Belotti VAR 1

… intervento senza cattiveria di entrambi in scivolata con l’intento di entrare nella disponibilità del pallone?


Eccoci dunque alla logica delle interpretazioni: la vigoria di Hjulmand è sproporzionata perché tiene la gamba alta e digrigna i denti, oppure essendo entrambi in scivolata si deve valutare se c’è la ricerca del pallone o dell’avversario, cosa che si evince bene dal movimento delle gambe di Hjulmand che dopo il contatto non affonda e non ha il piede a martello appunto cercando la palla che era nella sua disponibilità.
Per i principali media sportivi (Corriere dello Sport a parte), l’interpretazione corretta sarebbe stata la seconda, con giallo d’ufficio a Hjulmand.
Per il VAR Banti ma soprattutto per l’arbitro Prontera no
.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale scatto Banda

Banda si infila nello sfilacciamento di Zalewski e parte in profondità.


E qui ci si potrebbe lasciare andare alle classiche speculazioni da bar, ovvero: se Prontera è nativo del Salento, come fa ad arbitrare il Lecce?
Fossimo in Inghilterra o in Germania probabilmente neanche ce li porremmo questi problemi. Ma siamo in Italia e, piaccia o meno, non si può fare a meno di contestualizzare.
In questi casi, un giovane arbitro di Serie A ha davanti a sé due ipotesi: sperare in una partita facile per una conduzione perfetta, oppure sapere che sarà inevitabilmente esposto a critiche. Perché, come già accaduto ma in maniera meno vistosa contro l’Inter, tra l’optare per una decisione a favore del Lecce e farsi tacciare di campanilismo oppure scacciare via ogni possibile illazione e interpretare ogni episodio dubbio a favore della big di turno, la seconda ipotesi è quella umanamente più dentro la logica, che ancora una volta si rivela in tutta la sua spietata semplicità.
Ma allora, perché metterlo nelle condizioni di stare tra la padella e la brace, per di più in recidiva dopo l’Inter? Sol perché sul modulo da compilare a inizio stagione non ha inserito il Lecce tra le incompatibilità territoriali? Il designatore non ha un’opinione da far valere in merito? Come col Monza, però, il timore è che queste resteranno domande senza risposta.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Banda Ceesay

Lo zambiano serve Ceesay la cui conclusione di prima viene deviata in corner.

 

Il Ceesay dei ricchi
La decisione di Prontera, dunque, mette fine di fatto alla partita tra Roma e Lecce. Una partita che il Lecce stava giocando male come spesso gli capita di fare nei primi tempi, praticamente senza mai superare il centrocampo. Sarà probabilmente una strategia, dal momento che avere giocatori molto rapidi e sguscianti potrebbe suggerire di aspettare la stanchezza e l’allungamento delle fila avversarie per poter colpire di rimessa sfruttando l’atletismo.
Sta di fatto che inevitabilmente, dal 20° in poi, l’obiettivo del Lecce diventa quello di non prendere imbarcate cercando di restare in partita più a lungo possibile.
La Roma, dal canto suo, gioca come se fosse una squadra in grado di segnare da un momento all’altro, quando invece i numeri ci dicono che non è affatto così.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Umtiti Strefezza gol

Sugli sviluppi dell’angolo, Umtiti protegge bene in mischia e Strefezza ribadisce di giustezza in rete.


E quando Strefezza (6,6), al primo vero affondo leccese, sfrutta una mischia in area su corner per ribadire in rete una sponda di Umtiti (6,1), il tempo di poter anche solo pensare che la gara possa avere uno sviluppo differente da quello verso cui è stata orientata è l’intervallo.
Ovvero giusto quello per Baroni (6,05) di inserire Blin (5,88) per Gonzalez (5,55) e ribadire un arroccamento ordinato ma propositivo sul 4-4-1.
Pronti via, infatti, ed è subito rigore per la Roma.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Askildsen Abraham rigore

Neanche il tempo di rientrare dagli spogliatoi e subito il contatto in area tra Askildsen e Abraham.


Il neo entrato Abraham è un “Ceesay dei ricchi” (o Ceesay è un Abraham dei poveri, scegliete voi), un pennellone (di)sgraziato che lotta per la squadra e spesso spreca sotto porta, ma ha l’astuzia di ogni numero nove che si rispetti e si procura il tiro dal dischetto tenendo lunga la gamba a protezione di una palla ormai andata proprio nella traiettoria di corsa di Askildsen, che ovviamente lo tocca.
Il crollo in area è inevitabile per suffragarne l’azione e, nonostante le immagini mostrino come sia proprio il norvegese a essere in anticipo rispetto alla gamba dell’inglese che si sposta appositamente verso di lui, anche in questo caso spetta al direttore di gara e al VAR stabilire come siano andate le cose.
E anche stavolta, nel dubbio, Prontera sa benissimo cosa fare.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Dybala rigore infortunio

Dybala calcia, segna ed esce per un infortunio che, forse, si poteva evitare.

 

Al Karma
Al Lecce non resta che affidarsi al karma, ma non quello che vede prontamente infortunarsi tutti i giocatori che gli segnano o ci provano. Dopo Lukaku, Berardi e Osimhen, è il turno di Dybala (in bocca al lupo all’argentino che ora rischia di perdere il Mondiale). Un altro episodio che ci riporta alla famosa logica delle cose, in base alla quale se si gioca ogni tre giorni e si ha un calciatore fortissimo ma altrettanto fragile, cosa ci si può aspettare di diverso se non gli si consente un turno di riposo nemmeno contro una neopromossa?

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Pezzella Zalewski Falcone

Pezzella pasticcia, Abraham mette Zalewski solo davanti a Falcone che non lo lascia passare.

 

Dybala, per la cronaca, aveva già forzato contro l’Inter prima della sosta, poi è andato in Nazionale senza allenarsi e giocare, rientrando per provare a risolvere la partita col Betis, sempre dal primo minuto. Tante le testate che lo davano appunto in turnover col Lecce, magari per lasciare spazio ad uno tra El Shaarawy o Shomurodov. Forse per la pressione di dover fare risultato dopo il ko in Conference, forse per le prestazioni fin qui asfittiche dei suoi centravanti, forse semplicemente perché è sempre dura lasciare fuori uno che sta andando in gol da cinque partite di fila, Mourinho se l’é rischiata ed ora paga il conto, andando a riempire ulteriormente un’infermeria, quella capitolina, che avrebbe bisogno – e non certo da quest’anno – di analizzare più approfonditamente i perché di cotanto affollamento.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Belotti alto

La Roma continua ad avere occasioni: in questo caso Belotti centra Gendrey e ottiene solo il corner.


A proposito di infortuni, nella giornata del ritorno in campo di Umtiti, il Lecce raggiunge il micro-obiettivo di portarsi a casa non tanto la prestazione in sé – solo tre tiri in porta di Ceesay, Strefezza e Di Francesco (6,07) – quanto l’atteggiamento pugnace e orgoglioso tenuto in inferiorità numerica.
In altri tempi gare come queste si sarebbero concluse con delle umilianti goleade, con la conseguenza di dover rimettere in discussione tutto, anche quanto fatto di buono fino a quel momento. Invece, fisiologici svarioni difensivi a parte – vedi Pezzella su Zalewski o Baschirotto su Abraham – sventati con la solita rocciosità da Falcone (6,65: migliore in campo per la stampa) il Lecce dimostra di esserci, di essere presente a sé stesso anche in condizioni di sofferenza.
E più di tutto lo dimostra la postura dei giocatori, col corpo quasi sempre orientato verso la porta avversaria anche nei controlli di palla più difficili e sotto il pressing degli undici contro dieci.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Abraham Falcone

Baschirotto si fa bruciare da Abraham ma Falcone ci arriva volando con la mano di richiamo.


Il karma, dicevamo. La Roma vince esattamente nel modo in cui spesso i suoi tifosi si lamentano di perdere, ovvero mettendosi in scia di una conduzione arbitrale favorevole dopo una prestazione orribile dal punto di vista dell’efficacia offensiva. Il Lecce, invece, mette un altro paio di gettoni nel salvadanaio dei crediti nei confronti della sorte – continuiamo a chiamarla sorte, senza scadere nei complottisimi – con la speranza di poterlo spaccare quanto prima e recuperarli in termini di punti in classifica.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Di Francesco Rui Patricio

Il Lecce prova la beffa, ma sull’angolo di Helgason il colpo di testa a botta sicura di Di Francesco è centrale e a gioco fermo.


Chi di speranza vive, disperato muore, recita però un vecchio detto sempre attuale. E allora meglio mettersi in testa prima possibile che la Serie A è una categoria in cui si combatte in campo e fuori.
E che per non recitare il ruolo della vittima sacrificale occorre sfoderare la grinta della seconda parte di Roma-Lecce sin dal fischio iniziale di tutte le partite, senza attraversare fasi di smarrimento dell’identità in cui si regalano minuti, metri e preziosa autostima agli avversari.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale Shomurodov Falcone

Shomurodov cerca gloria nel recupero ma trova ancora un grande Falcone.

 

Le pagelle definitive: le medie voto finali in base ai giudizi della stampa locale e nazionale.

Roma Lecce 2-1 sintesi media voti pagelle stampa locale nazionale

Clicca per ingrandire la tabella delle pagelle definitive (in grassetto i migliori e peggiori per ciascuna testata)

 

Serie A 2022/23: le pagelle definitive del Lecce

Lecce-Inter 1-2
Sassuolo-Lecce 1-0
Lecce-Empoli 1-1
Napoli-Lecce 1-1
Torino-Lecce 1-0
Lecce-Monza 1-1
Salernitana-Lecce 1-2
Lecce-Cremonese 1-1