Baglioni, Venditti, Vasco, Dalla, Jovanotti, Rino Gaetano, Fossati e un altro centinaio di artisti pop mainstream italiani si sono cimentati nella loro carriera col reggae. Li ho raccolti tutti nella rubrica Spaghetti Reggae, che torna in radio per la sua terza e ultima stagione ogni venerdì dalle 10 alle 12 con Militant Dub Area su Radio Città Aperta e il mercoledì come rubrica fissa sulla Penna Verde.

Ci eravamo lasciati in estate con il 1997 dei Pitura Freska e l’arrivederci alla prossima stagione. Ebbene, dopo sei mesi di meritato letargo, Spaghetti Reggae ritorna insieme a Militant Dub Area, da quest’anno ogni venerdì dalle 10 alle 12 in streaming su Radio Città Aperta.
Si rinnova, dunque, la storica collaborazione giunta alla terza stagione col collettivo dei Lion’s Way e il suo format che ha appena compiuto 10 anni di tramissioni e di militanza musicale, culturale, sociale e politica. In questo contesto Spaghetti Reggae rappresenta un po’ la “linea comica” del programma, quei due momenti in cui il serio lascia spazio al faceto senza però abbandonare quel minimo di riflessione e di analisi sui risvolti della cultura popolare italiana.
Se è vero, infatti, che dal punto di vista musicale spesso si sorride (di gusto o amaramente, fate vobis) ascoltando le interpretazioni più o meno in levare di artisti che mai avremmo pensato potessero accostarsi al reggae, dal punto di vista storico è interessante di volta in volta notare come questa ricerca ci consenta di ripercorrere – attraverso i testi e le storie delle varie canzoni – le evoluzioni del nostro paese e del suo patrimonio ideologico e intellettuale. Dal cambiamento del linguaggio a quello dei costumi, dalla condizione delle donne a quella delle carceri, passando per la cannabis, il razzismo, il bullismo, l’estremismo religioso, il disagio sociale e contenuti più frivoli come amore, sesso o viaggi. Tutto questo e molto altro sono stati i temi che abbiamo affrontato con la scusa di ricercare tutti gli artisti mainstream italiani che dagli anni ’60 ad oggi si sono cimentati con il reggae o ritmi similari in levare.
Spaghetti reggae radio 2019Quest’anno poi, oltre al layout grafico rinnovato grazie al prezioso aiuto del graphic designer Alberto De Leo, ogni mercoledì sulla Penna Verde troverete i podcast e gli approfondimenti riguardanti ognuna delle due canzoni presentate nella puntata precedente, preludio per un successivo progetto di cui però non vi anticipo nulla.
Da venerdì prossimo, dunque, si riparte per questo terzo e ultimo viaggio che dal 1997 ci porterà fino al 2019. Anzi, dal 1996. Già perché grazie alle vostre segnalazioni faremo un passo indietro di un anno, per ritornare su un paio di brani che ci erano sfuggiti. E allora siete pronti ad abbuffarvi della musica reggae più improbabile che possiate ascoltare? Dopo gli Spaghetti Western di Sergio Leone, vediamo come l’Italia ha rivisitato un altro patrimonio (dell’umanità, secondo l’Unesco) come il Reggae. In attesa dei nuovi episodi, potete riascoltare i sette podcast precedenti (di un’oretta ciascuno) ripartendo dal 1966 di Operazione Sole, targata Peppino Di Capri

SPAGHETTI REGGAE #1: 1966-1979

SPAGHETTI REGGAE #2: 1978-1980

SPAGHETTI REGGAE #3: 1980-1982

SPAGHETTI REGGAE #4: 1981-1988

SPAGHETTI REGGAE #5: 1987-1991

SPAGHETTI REGGAE #6: 1991-1993

SPAGHETTI REGGAE #7: 1993-1997

SPAGHETTI REGGAE #8: 1996-2000

SPAGHETTI REGGAE #9: 2000-2003

SPAGHETTI REGGAE #10: 2003-2010

SPAGHETTI REGGAE #11: 2010-2011

SPAGHETTI REGGAE #12: 2011-2015

SPAGHETTI REGGAE #13: 2015-2017


Progetto Grafico: Alberto De Leo