La media voto dei calciatori del Lecce in base alle Pagelle della stampa nazionale e locale, con le considerazioni della Penna Verde.

Lecce (5,86) sconfitto da una Lazio tutt’altro che irresistibile. I giallorossi creano ma sprecano, cadendo nell’unica disattenzione difensiva. E alcune situazioni tattiche sono da valutare.

L’AVVERSARIO: LAZIO. Non certo la Lazio spumeggiante dello scorso anno, ma neppure quella svampita della prima giornata di campionato. Quella allenata da Sarri è una squadra rabberciata, fumosa, a tratti modesta, che in alcuni elementi a stento si regge in piedi, ma che sa benissimo come portarsi a casa tre punti in Serie A, specialmente contro un avversario che le ha già abbondantemente giocato dei tiri mancini in passato. I biancocelesti si prendono i loro rischi in difesa concedendo più di un’occasione al Lecce e Sarri, da par suo, sostituendo all’intervallo uno tra i più mobili dei suoi – Isaksen – ma al contempo anche evanescente quando spreca l’unica chance a due passi da Falcone o sbaglia un appoggio facile facile per Anderson solo nell’area piccola. Così, dopo aver praticamente regalato il primo tempo ai giallorossi, la Lazio esce dagli spogliatoi consapevole che le restano poche, pochissime energie nelle gambe, visto anche il derby di Coppa Italia giocato e vinto poche ore prima. E che con quelle energie dovrà ottenere il massimo col minimo sforzo. Dopo un paio di tiri sprecati dai piedi di Pedro e Zaccagni, dunque, ci pensa Anderson imbeccato magicamente da Alberto a sfruttare una topica di Baschirotto e infilare Falcone. Dopodiché si tratta solo di gestire gli sterili attacchi dei salentini, metterla un po’ sulla gazzarra e far scorrere il cronometro. La “trappola” tesa dalla Lega con in lunch match secondo Sarri è stata disinnescata, non senza qualche difficoltà ma, in fin dei conti, a questa Lazio poteva andare molto, molto peggio.

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con gli highlights di Lazio-Lecce
1-0

 

I voti della stampa, le considerazioni de La Penna Verde

FALCONE 6. Salva nel primo tempo su Isaksen, poi si dimostra padrone della propria area piccola almeno fin quando Anderson gliela mette sotto la traversa da troppo, troppo vicino per poterci far qualcosa. Nel finale Immobile lo cintura per perdere tempo e provocarlo, così come poi fanno Rovella e Pellegrini al triplice fischio. Noi restiamo convinti che l’esultanza dell’andata (come d’altronde visibile dalle foto) fosse rivolta alla Curva Sud e non al settore ospiti. Ad ogni modo, contenti loro…

GENDREY 6,25. Il duello con Zaccagni è rusticano, senza esclusione di colpi. Anche per questo il francese è più limitato a livello offensivo rispetto alle precedenti due partite, ma ha il merito di innervosire il laziale che invoca spesso l’intervento dell’arbitro e del pubblico. Ammonito, D’Aversa sceglie di preservarlo e lo cambia.

(VENUTI 5,65). Entra per tenere a bada Zaccagni. Ci riesce, ma nel complesso non sembra in fiducia quando il Lecce ha bisogno di spinta e personalità.

PONGRACIC 5,95. Sfiora ancora il gol di testa su calcio d’angolo e chiude a chiave l’area di rigore per tutto il primo tempo. Certo, l’assenza di una prima punta di ruolo nella Lazio lo facilita, ma quando nel secondo tempo Sarri mischia le carte non riesce a tenere salda la linea del reparto.

BASCHIROTTO 5,8. Pongracic se la prende molto aspramente con lui dopo il gol, reo di aver seguito la palla verso Luis Alberto anziché tenere l’uomo, Felipe Anderson. In realtà anche l’uscita dalla linea difensiva del croato che ha poi scoperto la posizione del brasiliano della Lazio non si può dire impeccabile. Senza né Immobile né Castellanos in campo non sa con chi fare a sportellate, i suoi rinvii di piede e di testa spiegano perché spesso gli avversari lasciano che sia lui ad impostare da dietro.

GALLO 6,25. Dalle sue parti non si passa o, se si passa, lo si fa con grande fatica. Continua il momento magico di Tony Rooster: quando esce, la difesa balla.

(DORGU s.v.). Entra e subito gli scappa una palla che per poco non favorisce il raddoppio laziale. Non è il suo periodo, adesso i poteri magici sono tutti su Gallo.

KABA 5,65. Fa egregiamente il suo dovere a centrocampo, ma se le occasioni più ghiotte capitano sul suo piede qualche cosa che non va nell’organizzazione giallorossa ci deve essere.

(BLIN 5,72). Entra per fare da cerniera con Ramadani dopo l’ingresso di Strefezza, con il Lecce che sarebbe dovuto passare al 4-3-3 con Oudin mezzala offensiva o addirittura al 4-2-4. Ancora non è chiaro quale delle due soluzioni sia stata adottata.

RAMADANI 6. Corre e si becca il solito giallo tattico.

GONZALEZ 5,65Un giocatore che ci piace davvero tanto ma forse gli si sta chiedendo troppo: lo stesso errore che l’anno scorso lo fece finire nel dimenticatoio nel girone di ritorno.

(STREFEZZA 5,44). Venti minuti per fare la differenza dalla panca senza praticamente riuscire mai a toccare palla. No, il capitano in queste condizioni non si può vedere: tanto vale venderlo.

OUDIN 6,05. Alti e bassi, ma quando svirgola all’altezza del dischetto del rigore l’appoggio di Almqvist si capisce che gli dei del calcio ieri non erano con lui.

(PICCOLI s.v.). Cinque minuti scarsi per l’acclamata soluzione delle due punte. Inutile anche commentarla.

KRSTOVIC 5,5. Non pulitissime, ma un paio di occasioni – di testa e di piede – ce le ha: il Lecce non riesce a produrre di più, al momento. Tornerà a risplendere il sorriso sul volto di Nikola, ma non ancora, non ancora.

ALMQVIST 6,05. Un cross e un recupero (fondamentale) nel primo tempo; un cross e una sgroppata rivelatasi inutile nel secondo. Vogliamo chiamarli segnali di ripresa? Va bene…

D’AVERSA 5,94. Il post Lazio-Lecce è una medaglia con due facce. Da un lato, quando crei 7-8 occasioni (di cui almeno 4 limpidissime) e le sbagli tutte, non è che puoi entrare in campo e segnare tu. Dall’altro, il rischio di assistere a un deja-vu dello scorso anno è più di una sensazione. Il Lecce sembra infatti attraversare quella fase in cui riceve complimenti ma non incassa punti, incapace di finalizzare quanto creato. A questo periodo, poi, ne seguì uno di pressoché totale sterilità offensiva, con una manovra totalmente prevedibile ancorata a un modulo il cui attaccamento pare quasi dogmatico. A quel punto il Lecce di Baroni sembrava cotto, salvo poi trovare nel finale i guizzi della disperazione con Udinese e Monza che portarono alla salvezza. Sarebbe auspicabile, dunque, imparare dalle lezioni del passato senza per questo dover rinnegare a tutti i costi la propria identità di gioco. La qualità della rosa del Lecce è, ovviamente, quella di una squadra che lotta per non retrocedere, ma le soluzioni alternative (a differenza della scorsa stagione) per correggere e inventare qualcosa a partita in corso ci sono e, quando sono state adoperate, spesso hanno fruttato. Sicuramente mandare al tiro le mezzali fa parte di un disegno tattico, ma se i risultati sono questi è normale che ci si chieda perché a concludere non siano le punte che, con tutto il rispetto, non sono più Ceesay e Colombo. Il timore agostano di vedere utilizzati Banda e Almqvist come Gervinho e Kulusevski (leggasi: correte più veloci degli altri e vediamo che succede) si sta rivelando fondato. E Strefezza, che è si esterno ma con caratteristiche diverse, risulta impossibilitato a esprimersi, paradossalmente valorizzato solo all’inizio come falso nove. Certi che questi interrogativi resteranno senza risposte, ci appigliamo agli indizi del mercato invernale, che forse sarà l’unico a decretare quante di queste considerazioni siano sensate e quali. Al momento, l’arrivo di Pierozzi dovrebbe coprire l’assenza per un mese di Banda: vedremo se sarà (solo) così.

Le pagelle definitive: le medie voto finali in base ai giudizi della stampa locale e nazionale.

Lazio Lecce 1-0 Gendrey Gallo Strefezza Krstovic pagelledefinitive SerieA 2024

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Serie A 2023/24: le pagelle definitive del Lecce

Lecce-Lazio 2-1
Fiorentina-Lecce 2-2
Lecce-Salernitana 2-0
Monza-Lecce 1-1
Lecce-Genoa 1-0
Juventus-Lecce 1-0
Lecce-Napoli 0-4
Lecce-Sassuolo 1-1
Udinese-Lecce 1-1
Lecce-Torino 0-1
Roma-Lecce 2-1
Lecce-Milan 2-2

Verona-Lecce 2-2
Lecce-Bologna 1-1
Empoli-Lecce 1-1
Lecce-Frosinone 2-1
Inter-Lecce 2-0
Atalanta-Lecce 1-0
Lecce-Cagliari 1-1