La media voto dei calciatori del Lecce in base alle Pagelle della stampa nazionale e locale, con le considerazioni della Penna Verde.

Altra trasferta incolore del Lecce (5,5). Il Torino non è il Bologna, ma gli basta un calcio da oratorio per avere ragione di una squadra che non sembra avere soluzioni offensive.

L’AVVERSARIO: TORINO. Juric non ha mai perso nè subito gol contro il Lecce e anche dopo questo weekend può mantenere tale record. Il suo Torino, a dire il vero, non fa un granché ma gli basta avere in campo giocatori più tecnici degli avversari, far girare la palla e aspettare il momento giusto per colpire. Le assenze ormai non si notano più, perchè il Toro è squadra che sa fare fronte comune dinanzi alle difficoltà, ottenendo come venerdì il massimo col minimo sforzo. Occasione sicuramente sciupata per Pellegri, che contro Pongracic praticamente non vede palla, mentre decisamente promossi i tre nella difesa di emergenza, su tutti Lovato e Masina, due che erano diventati scarti nelle rispettive squadre (e non che Djidji fosse considerato troppo diversamente fino a qualche settimana fa sotto la Mole) e che ora, sotto la guida di Juric, sembrano due giocatori ritrovati.

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con gli highlights di Torino-Lecce 2-0

Torino Lecce 2-0 Pongracic Falcone DAversa Bellanova pagelle SerieA 2024

I voti della stampa, le considerazioni de La Penna Verde

FALCONE 6,2. La sua parata impossibile la fa anche stavolta. Per i miracoli si sta attrezzando.

GENDREY 5,3. Non fa rimpiangere Venuti – e sarebbe davvero il colmo – ma nella difesa a zona sui calci piazzati è l’anello debole.

PONGRACIC 4,5. Esce dal campo dopo l’espulsione con lo sguardo sconfortato di chi ha perso, oltre alle certezze, anche la voglia. Speriamo di sbagliarci.

BASCHIROTTO 5,9. Resta nel personaggio del difensore rude e senza fronzoli, facendo come sempre il suo sporco lavoro, senza infamia e senza lode.

DORGU 5,35. Bellanova gli segna in faccia il primo gol in Serie A.

(GALLO 6). Ci prova con un sinistro da fuori a partita ormai chiusa.

BLIN 5,7. Non si salva neppure il capitano.

(KABA 5,25). Al solito gli capita l’occasione da rete (l’unica del secondo tempo, la seconda e ultima della partita del Lecce) e al solito la spreca abbastanza malamente.

RAMADANI 5,65. Il livello delle sue prestazioni continua ad abbassarsi pericolosamente.

RAFIA 5,75. Partendo da titolare non riesce a farsi notare molto di più rispetto a quando sta in panchina.

(SANSONE 5,3). Sostituzione che nulla toglie e nulla aggiunge all’andamento della gara.

ALMQVIST 5,45. Per i difensori avversari è diventato imprevedibile come Una Poltrona Per Due su Italia1 la sera della Vigilia.

PICCOLI 5,7. Si crea da rapace l’unica occasione da gol del primo tempo. Rigore o meno, si danna l’anima a portare un pressing inutile.

(KRSTOVIC n.g.). Ma quando è entrato?

OUDIN 5,45. A questo punto proviamolo davvero regista davanti alla difesa come Tachtsidis, no?

(TOUBA 5,31). Sveglia Ahmed, che domenica arrivano i Monstars…

D’AVERSA 5,2. Nulla da dire sul nervosismo in sala stampa, chi non lo sarebbe stato al posto suo. Detto anche che il Torino è una squadra più forte e ci sta uscire sconfitti dall’Olimpico, il dissenso è sull’analisi della partita. Due occasioni due, create per di più su errori dell’avversario (Milinkovic che perde il pallone e Kaba che si inserisce su una distrazione della difesa da rimessa laterale) è tutto ciò che di offensivo ha prodotto il Lecce in Piemonte. Se la definizione di “buon primo tempo” corrisponde a quanto visto venerdì sera, non sarà reato affermare che l’opinione di chi scrive diverge.
Una squadra scesa in campo per difendersi, per non prenderle, che non osa mettere il naso oltre la metà campo avversaria e che, ovviamente, al primo episodio avverso si squaglia. Esattamente quanto avvenuto a Bologna, con un paio di differenze notevoli: i felsinei segnano dopo nemmeno cinque minuti, il Toro ci mette oltre un tempo; gli uomini di Thiago Motta fanno un calcio spettacolare e non a caso sono in vista Champions, quelli di Juric si esprimono più o meno come all’oratorio e gli basta mettere in campo valori tecnici superiori per avere la meglio con il minimo sforzo. E, sempre non a caso, l’Europa la vedono costantemente troppo lontana (checché se ne scriva in questi giorni di entusiasmi eccessivi dopo una vittoria quasi meccanica), con buona pace dei tifosi e delle loro giuste rimostranze verso Cairo.
Non sprecheremo inchiostro a ripetere di soluzioni tattiche alternative, panchina che non sposta, eccetera. Siamo a febbraio, abbiamo una marea di scontri diretti davanti e immutate possibilità di salvezza. Si può perdere col Bologna e anche col Torino, ma bisogna vedere come: quella delle ultime due trasferte non ci è sembrata una squadra che lotta per la salvezza. A dire il vero, non ci è sembrata proprio una squadra che lotta. Siamo abituati ai ribaltoni, non saliamo e scendiamo continuamente dai carri. Siamo sempre lì, anche con un’Inter all’orizzonte che ha già fatto vedere alla Salernitana di Liverani che non ci sono sconti per chi scende in campo pensando di passeggiare per lo 0-1.

Le pagelle definitive: la tabella con le medie voto finali in base ai giudizi della stampa locale e nazionale.

Clicca per ingrandire la tabella delle pagelle definitive (in grassetto i migliori e peggiori per ciascuna testata)


Serie A 2023/24: le pagelle definitive del Lecce

Lecce-Lazio 2-1
Fiorentina-Lecce 2-2
Lecce-Salernitana 2-0
Monza-Lecce 1-1
Lecce-Genoa 1-0
Juventus-Lecce 1-0
Lecce-Napoli 0-4
Lecce-Sassuolo 1-1
Udinese-Lecce 1-1
Lecce-Torino 0-1
Roma-Lecce 2-1
Lecce-Milan 2-2

Verona-Lecce 2-2
Lecce-Bologna 1-1
Empoli-Lecce 1-1
Lecce-Frosinone 2-1
Inter-Lecce 2-0
Atalanta-Lecce 1-0
Lecce-Cagliari 1-1
Lazio-Lecce 1-0
Genoa-Lecce 2-1
Lecce-Fiorentina 3-2
Bologna-Lecce 4-0